Il miele della musica

Finalmente la propedeutica musicale di Carlo Chiddemi è a Genova!

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Iniziano i corsi!

Approfitta della prova gratuita con il maestro Chiddemi

Il corsi iniziano martedì 3 ottobre

Luogo dei Corsi: Sede APS Impulso in Via XX Settembre n. 34/5

Maestro Carlo Chiddemi

Didatta, Musicista, Compositore, Esperto in propedeutica musicale, autore di un vasto repertorio finalizzato al mondo dell’infanzia.

Da 38 anni impegnato nel campo della propedeutica musicale persegue un meticoloso lavoro di ricerca applicato a nuove metodologie e all’utilizzo di innovativi strumenti rivolti ai bambini.

Modalità

Numero di incontri: Tutti i martedì
Età dei bambini: dai 3/4 anni sino ai 10 anni (é previsto un corso per i bambini di 4 anni con la presenza di un genitore ( o un famigliare))
Durata
: ogni incontro dura 50 minuti
I gruppi saranno attivati con un numero minimo di 6 bambini e un numero massimo di 12 bambini
I bambini saranno suddivisi in fasce di età (o in base ad esperienze pregresse ) ad esempio gruppo dei 5 anni, gruppo dei 6 anni e così via.

Orari in base all'età

Tutti i martedì

Orari provvisori

bimbi 3-4 anni: dalle 14:00 alle 15:00 
bimbi di 4 anni alle 15:00 
bimbi di 5 anni  alle 16:00 
bimbi di 6-7  anni  alle 17:00 
bimbi di 8-10 anni  alle 18:00 

Adulti: dalle 11:30 alle 12:30 – dalle 19:00 alle 20:00

Descrizione del corso

Lo scopo principale del mio lavoro è avvicinare il maggior numero di bambini al mondo e al linguaggio della musica.
Tutti i bambini hanno però bisogno di attività idonee per iniziare un percorso di avvicinamento che li porti, attraverso un coinvolgimento emozionale, al piacere e al bello del “Far Musica”.

I bambini si avvicinano alla musica attraverso un percorso coinvolgente, ludico, “toccando si impara”. I bambini fanno musica da subito manipolando con la massima libertà gli strumenti messi a disposizione.

Gli strumenti utilizzati NON sono giocattoli ma sono strumenti didattici di ottima qualità: lo strumentario Orff completo, strumenti a percussione, strumenti ad arco ( come ad esempio il salterio) e infine strumenti inusuali ed etnici. 

 

“Non si gioca a far musica, ma si fa musica giocando”

L’ambiente, l’atmosfera sono fondamentali per creare un rapporto di fiducia reciproca e alla fine ogni momento si rivelerà fondamentale per l’acquisizione di competenze che, passate attraverso un percorso ludico, si tradurranno, quasi senza rendersene conto in conoscenze basilari per un approccio alla musica.

In questo modo i bambini rifuggono dalla noia e dalla ripetitività affrontando le proposte con quella partecipazione attiva che solitamente li caratterizza quando imparano un gioco nuovo.

Elemento fondamentale delle proposte deve essere la serietà e la solidità in quanto niente è più facilmente intuibile dai bambini quanto l’approssimazione e la mancanza di “spessore”.

Non mi ritengo certamente inventore di un metodo ma, docente attento a veicolare contenuti e conoscenze fondanti su criteri e metodologie importanti.
Voglio mediare l’attuale contemporaneo mondo sonoro dei bambini e la cultura musicale, poco fruibile perché talvolta lontana per contenuti e modalità.

Obiettivi e benefici

La più grande soddisfazione per un propedeuta musicale è vedere che, attraverso un lavoro mirato si possono educare e correggere tutte quelle carenze presenti in molti bambini riassumibili in: scarsa intonazione, incapacità di seguire una pulsazione, scorretto uso della voce, mancanza del senso ritmico, problemi nella sincronizzazione dei movimenti del corpo e molti altri ancora ma, comunque tutti prerequisiti fondamentali per una sana educazione musicale.

Grazie a questa attività educativa i bambini sono in grado di ascoltare, memorizzare e riprodurre melodie, accompagnamenti e bassi continui, partecipando attivamente alla magia della musica d’assieme.
Consapevole che il miglior approccio alla musica sia quello Ludico-Manipolativo, in questi quasi 40 anni di attività ho cercato di percorrere tutti i canali possibili per consolidare tale convincimento.

Lo strumentario didattico

Ritengo che lo strumentario didattico Orff sia stato senza dubbio una delle più brillanti invenzioni nel campo propedeutico musicale, e che, partendo da ciò, sia importante guardare avanti e cercare quanto manca nel panorama strumentale didattico come ad esempio gli strumenti ad arco e a pizzico di facile fruizione.

Ho voluto integrare al tradizionale strumentario Orff una nuova famiglia di strumenti composta da: Salteri, Bassotti e Arpe appositamente costruiti da amici liutai e poter aggiungere alle percussioni determinate e indeterminate anche quelli ad arco e a pizzico.

Nel 2012 sono entrati a completare il patrimonio strumentale anche gli Etnici, i
Tubofoni e gli inusuali. Dal punto di vista educativo e creativo è stato molto interessante inserire strumenti ricavati da riciclo o deputati ad altre funzioni.La voce e le possibilità sonore del nostro corpo sono elementi fondamentali dell’attività musicale ma un altro aspetto irrinunciabile del far musica insieme è l’uso degli strumenti musicali.
Nella pratica educativa si preferisce parlare di “strumento didattico”, cioè di uno strumento finalizzato non all’istruzione quanto all’educazione musicale

Considerazioni

Due considerazioni si impongono a questo riguardo.
La prima è che in un mondo invaso dalla tecnologia elettronica, il poter disporre di uno strumento acustico, nel quale il processo di produzione del suono, a partire dal gesto dell’esecutore, è privo di punti oscuri, è senza dubbio didatticamente molto produttivo.
La seconda considerazione è che, per un’esperienza sonora più completa e soddisfacente, non basta disporre di un unico strumento uguale per tutti.
I bambini devono poter utilizzare un grande numero di strumenti musicali diversi per timbro, estensione, tecnica, e soprattutto, praticabili senza troppe difficoltà.

In un “serio” campo propedeutico, quando si parla di “Strumentario Orff”, non si allude a strumenti–giocattolo di poco conto ma, si fa riferimento a materiali e strumenti professionali, in quanto l’educazione non è gioco ma crescita, consapevolezza e stimolo.

Tra le marche di strumenti didattici che si trovano in commercio, lo ”Studio 49”, marchio di fabbricazione tedesca, è senza dubbio il meglio che oggi si può avere per qualità, suono, timbro e robustezza.

Carl Orff ha basato la sua proposta didattica per una musica “elementare”.
In sostanza si è trattato di un recupero di tradizioni strumentali ai margini della cultura europea o caratteristiche di altri continenti.
L’organizzazione di questi strumenti – consacrati nei cinque volumi di “Musik für Kinder”, oltre che in numerose grandi composizioni, è stata chiamata “STRUMENTARIO ORFF

La tradizione attribuisce il Libro dei Salmi della Bibbia a Re Davide e a Re Davide l’usanza di cantare i salmi accompagnandosi con il salterio. Tanto che un altro nome dato al Libro dei Salmi è, appunto “Salterio”.
Questo strumento antico con il quale Davide è quasi sempre raffigurato ha probabile origine mediorientale ed è antichissimo.
Viene ancor oggi utilizzato soprattutto fra le popolazioni di lingua tedesca.

Il merito del Maestro Carlo Chiddemi è stato quello di comprendere come potesse essere uno strumento propedeutico per i futuri violinisti e violisti.
Già negli anni ’80 aveva costruito dei salteri sulla base di quelli comprati in Germania, pubblicando su una rivista specializzata in far da sé i progetti e le tecniche costruttive utilizzate per una produzione in elevato numero di esemplari.

Ultimamente abbiamo costruito altri quattro strumenti utilizzando legni da liuteria di altissima qualità (abete Val di Fiemme, cedro canadese, noce e mogano) per aumentare le capacità espressive di questi strumenti.

 

Il bassotto – il contrabbasso per bambini di Carlo Chiddemi è uno strumento a due corde da violoncello con tastiera tastata che riporta i nomi delle note.

Nessuno strumento a corde grave poteva essere suonato dai bambini.
Il basso elettrico risulta pesante e fortemente sbilanciato, il violoncello e il contrabbasso devono essere bilanciati su puntali e risultano troppo alti per i bambini.

Al fine di creare uno strumento con una cassa di ampio volume che producesse un suono grave, ho seguito una tradizione liuteristica che parte dagli studi di Felix Savart a cavallo fra ‘800 e ‘900.

Felix Savart

Il musicologo francese nel 1900, presenta all’Esposizione Universale di Parigi il violino a tavola piatta, costruito così per studiare le influenze della forma sul suono.

UNA CASSA DI FORMA TRIANGOLARE

La cassa era infatti a forma triangolare. Lo strumento che suonava come nelle aspettative per un difetto di costruzione interno, che alcuni anni dopo è stato rimediato da alcuni costruttori irlandesi che ancor oggi lo costruiscono con profitto.

R.M. Mottola

Sempre nell’ottica della semplificazione costruttiva il liutaio italoamericano R.M. Mottola costruisce il Canotto, basso acustico per diversamente abili (non usa infatti corde classiche, ma le corde del basso elettrico).

Tale strumento utilizza una forma triangolare e ha quindi una base piatta per potersi reggere in piedi da sé.
Tale caratteristica, oltre ad aiutare i diversamente abili, poteva risultare utile affinché i bambini potessero suonare lo strumento senza dover sempre porre attenzione anche al bilanciamento su un puntale.
Allora ho contattato Mottola, gli ho chiesto informazioni sui suoi strumenti, spessori e dimensioni ed errori commessi.

Per ringraziare la sua cortesia e perché il nome risulta simpatico ai bambini, ho scelto per il contrabbasso un nome che rievochi il Canotto che costruisce Mottola e l’ho chiamato Bassotto

Il Bassotto utilizza due corde da violoncello (del quale ha lo stesso diapason di 70 cm.) con tastiera tastata che riporta i nomi delle note (al fine di far suonare note intonate sin dai primi momenti e ai bambini più piccoli).
Accordato per quinte, ha un’estensione di due ottave e mezza.

È costruito in mogano, hokumé, pino di Svezia e pino Douglas, padouk, acero ed ebano.
Si appoggia su piedini e alla base ha uno sportello. La funzione dello sportello è quella di permettere il settaggio dell’interno dello strumento (imbullonamento del manico e fissaggio dell’anima).

L’arpa di Gavi

L’arpa è un altro strumento che risulta difficile per i bambini piccoli, a causa di dimensioni e peso, oltre ai problemi di bilanciamento e alla complessità di esecuzione.

Le arpe celtiche per bambini ovviano solo in parte a tali inconvenienti. Inoltre hanno forti limiti espressivi e raramente sono di buona qualità sonora.
È nata allora l’idea di uno strumento completamente nuovo, chiamato Arpa Cortese perché nato a Gavi, cittadina del vino Cortese (DOCG).

La cassa armonica posta in basso stabilizza lo strumento, che verrà montato su un treppiede molto stabile.
Somiere e colonna sono stati ridimensionati e modernizzati per ottenere una linea originale e funzionale.

Le corde suonano una scala diatonica di DO maggiore. Sono però presenti alcune alterazioni (FA# e sib) che risultano spostate sulla tavola armonica (riprendendo la tecnica costruttiva delle antiche arpe a più ordini o arpe incrociate). In tal modo, è possibile suonare partiture in più tonalità.
Per la costruzione dello strumento è risultata utilissima la collaborazione con la Liutaia di arpe Lucia Bellani, che ha verificato progetti e calcoli e ha seguito tutto il lavoro con scrupolo ed attenzione.
Gli strumenti sono costruiti in legni pregiati di liuteria (mogano, noce, abete Val di Fiemme e cedro canadese).

l laboratorio musicale si è arricchito di strumenti assai strani che hanno destato meraviglia e stupore ma anche grande gioia e interesse; fra questi, sicuramente il tubofono realizzato con materiale di riciclo è di certo uno dei più curiosi.
Tutti i bambini li hanno apprezzati per la loro tipicità timbrica e per la semplice e immediata fruibilità.

I TUBOFONI
Il tubofono realizzato con materiale di riciclo è uno strumento prodotto direttamente dal maestro Chiddemi ed è diventato parte integrante del già ricco strumentario didattico.
Questi strumenti sono stati realizzati con materiale di riciclo, formato da tubi idraulici, canaline per impianti elettrici, guaine corrugate per cavi elettrici. Il Maestro Chiddemi ha inoltre usato giunti e braghe per scarichi fognari (plastica al servizio della musica).

Da questa esperienza didattica, nasce la composizione “Prova Idraulica
Fuga per Tubofoni e quartetto d’archi scritta da Carlo Chiddemi e presentata
in pubblico nel maggio 2012 al P.A.V. di Torino come colonna sonora per la

Quali bambini

I bambini, vista la fascia d’età (4 – 10 anni ) arrivano al Laboratorio di Propedeutica per una scelta genitoriale e solo da quel momento inizia il vero percorso non per insegnare musica nei suoi molteplici aspetti ma per offrire le opportunità di soddisfare l’emotività personale di ciascuno attraverso una metodologia del “fare“ che è immediata e di facile fruizione.

L’immediatezza e la facilità non devono trarre in inganno in quanto non sono sinonimi di superficialità e pochezza ma, ricerca continua, approfondita e costante per avvicinare il bambino alla musica proprio favorendo soddisfacimento emozionale e il raggiungimento del piacere attraverso l’azione e la verifica che quanto fatto è piacevole e divertente per se stessi e per chi ascolta.

I bambini che si avvicinano alla propedeutica musicale sono di fronte a qualcosa di sconosciuto, non necessariamente esprimono peculiarità musicali particolari nè tanto meno hanno idea del cammino e delle finalità intermedie e conclusive del loro percorso.
Sono fortemente convinto che offrire delle gratificazioni sia il sistema migliore per incentivare la prosecuzione di un cammino.

Le “caramelle“ che ogni bambino deve ottenere sono la percezione che ogni cosa fatta sia parte integrante e fondamentale di un insieme che è il gruppo.
Ogni singolo alunno è tassello fondamentale per un obbiettivo comune e ciascuno deve raggiungere la consapevolezza dell’importanza della sua partecipazione.

Più informazioni sul Maestro Carlo Chiddemi

È autore di un vasto repertorio finalizzato al mondo dell’infanzia.

Da 38 anni è impegnato nel campo della propedeutica musicale e persegue un meticoloso lavoro di ricerca applicato a nuove metodologie e all’utilizzo di innovativi strumenti rivolti ai bambini.

Ha tenuto docenze rivolte a insegnanti della scuola primaria e infanzia per il Comune di Milano, SPML di Locarno in Svizzera, I.R.R.S.A.E. Piemonte e Liguria.

E’ fondatore e animatore dell’associazione musicale “A.F. Lavagnino” di Gavi.
Dal 2007 al 2015 ha collaborato con l’orchestra sinfonica di Savona per la quale ha scritto e diretto le opere musicali: “La voce rapita”, “L’orto dei sogni” e gli spettacoli “Natal-Animato” e“Italia, un buon motivo”.

Nel 2011 è invitato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano a rappresentare l’Italia all’International Youth Art Festival di Dalian in Cina.
Nel 2012, al PAV di Torino esegue una sua composizione per tubofono e quartetto d’archi.

Nel 2011 e 2014 all’Auditorium di Milano, sono presenti in cartellone due sue opere da lui dirette con l’orchestra sinfonica Giuseppe Verdi.Nel 2014, l’orchestra svizzera “Accademia internazionale del mandolino” esegue la sua composizione “Prova idraulica” fuga per strumenti a pizzico al teatro Foce di Lugano e al Zupfmusik Eurofestival di Bruchsal in Germania e al teatro della fondazione S.Carlo di Modena.

Ad agosto 2014 è invitato in Sardegna per una performance didattica rivolta a bambini provenienti da Fukushima.
Il 21 novembre 2014 ad Albissola Marina, nella casa – museo Jorn , con il suo laboratorio di ricerca e propedeutica musicale sonorizza dal vivo l’opera “Movimenti di un tempo impossibile” degli artisti Flatform.

Nel 2016 la casa editrice Joachim – Trekel di Amburgo pubblica le sue composizioni “Mandolmambo” e “Prova idraulica” entrambe orchestrate per strumenti a pizzico.

Nell’agosto 2016, il brano “Mandolmambo” è presente nel cartellone del 45° festival internazionale “de la Rioja” in Spagna e il 6 dicembre 2019 viene eseguito dal London Mandolin Ensemble nella chiesa di S’Ethelburga’s a Londra.

Nel dicembre 2016 è chiamato da Endemol Shine, per una performance con bizzarri strumenti da lui costruiti, nella trasmissione “MusicQuiz” condotta da Amadeus in prima serata su Rai 1.
Nel gennaio 2019 viene incaricato dalla SRT s.p.a. di realizzare un progetto musicale volto a sensibilizzare i bambini sull’economia circolare e raccolta differenziata.
Nasce così il video musicale “Isola di Plastica”, trasmesso anche da RAI 3 nel Blob del 29 settembre 2019.
E’ docente di propedeutica musicale presso la civica scuola di musica Antonio Rebora di Ovada e la scuola Leopoldo Romano di Gavi.

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